L’errore più comune che il sistema scolastico e la famiglia commettono è quello di cercare di:
Gestire la debolezza rispetto a rinforzare l’abilità
Fin dall’infanzia ci è stato fatto credere di dover “aggiustare” i nostri punti di debolezza, e per contro dare per scontato ciò su cui siamo bravi. E’ stato fatto con noi e lo facciamo con i nostri figli. Anche la scuola viene impostata nello stesso modo:
- Obbliga all’uniformità per avere la media ovunque
- Nessuna riconoscenza e potenziamento delle qualità specifiche
Le conseguenze sono:
- Investimento da parte dei genitori di tempo e risorse per sostenere i figli nelle aree in cui dovrebbero migliorare
- gestione della ” debolezza” piuttosto che rinforzo dell’abilità
- allontanamento dalla strada per cui sono naturalmente portati
Con questo approccio anche noi adulti ci realizziamo poco in quelli che sono i nostri veri doni e talenti, anzi quando dedichiamo ad essi del tempo, è quasi sempre per hobby e passatempo, quindi diventano dei “ritagli” della nostra giornata. Tempo prezioso che viene “rubato” al resto, e spesso con sensi di colpa, perché il resto, gli impegni, le responsabilità prendono il sopravvento.
Ma quante volte, invece i nostri doni e talenti, diventano le risorse da cui trarre prosperità e abbondanza? quante sono la nostra ispirazione a cui dedichiamo la nostra vita? quante volte diventano il perno centrale di noi stessi, visto che esprimono la nostra essenza?
Così facendo neghiamo a noi stessi chi siamo, ci limitiamo castigandoci a fare altro con fatica, togliamo agli altri il dono di qualcosa di prezioso che potremmo donare con semplicità. E nel fare questo con noi stessi, facciamo lo stesso con i nostri figli.
E’ tempo di assumerci la responsabilità come genitori di sostenere i nostri figli ad esprimere il meglio di loro al fine di permettergli un giorno di divenire adulti felici e realizzati.
Le domande da farci sono:
“Per quanto tempo rimanderemo ciò che desideriamo fare? ”
“Quando cominceremo a permettere ai nostri figli di esprimere il loro vero potenziale, quello che li farà essere individui autentici e con il quale potranno dare il loro contributo al mondo?”
Ci è stato fatto credere di dover “aggiustare” i nostri punti di debolezza, dando per scontato ciò in cui eravamo già bravi. Invece dovrebbe essere il contrario:
Puntare tutto su ciò in cui siamo realmente bravi, è quello che fanno le persone realizzate e ci si realizza quando puntiamo su essere noi.